Gli otto pezzi incisi ben esemplificano il repertorio organistico morandiano. L’Introduzione, Tema, e Variazioni è una rielaborazione della Sonata III dalla II Raccolta di Sonate, pubblicata nel 1817 da Ricordi: in ogni variazione Morandi imita uno strumento dell’orchestra, in omaggio ad una moda diffusa nella musica organistica dell’epoca ma da lui seguita in maniera limitata. A differenza della precedente composizione, nell’Introduzione, Tema, Variazioni, e Finale l’autore non dà alcuna indicazione sui registri da impiegare nelle singole variazioni, e lascia pertanto libertà di scelta agli esecutori. La Sonata, la Sinfonia con l’imitazione della banda militare, la Sinfonia marziale e la Gran Sonata seguono lo schema formale cui si era accennato sopra, con o senza introduzione lenta. La Pastorale è costituita da due sezioni giustapposte, la prima dai tratti cantabili e dall’andamento talora cullante, la seconda veloce e più ritmata. A giudicare dalle didascalie poste da Morandi in simili composizioni, potremmo identificare nella prima sezione l’arrivo di Magi e pastori alla capanna, e nella seconda la loro gioia espressa nella forma di un balletto. La Gran Marcia Militare eseguita in Vienna nel giorno natalizio di Francesco Secondo Imperatore è la versione a quattro mani di una marcia che Morandi adattò anche a due mani: essa esemplifica simili e numerose marce rielaborate per l’esercizio e lo svago delle monache, ma da lui mai affidate alle stampe. Tra le composizioni citate, furono espressamente scritte per S. Carlo le due serie di Variazioni, la Sonata, la Sinfonia marziale e la Gran Marcia; quanto agli altri brani, senza apparente destinazione, è anche possibile che Morandi pensasse ad una pubblicazione, mentre è da ritenere altamente improbabile che li eseguisse assieme ad una monaca organista (si sarebbe creata una vicinanza fisica assolutamente inaccettabile). Per l’esecuzione si è fatto riferimento all’edizione critica (Giovanni Morandi, Opere per organo a quattro mani, a cura di Gabriele Moroni, Bologna, Ut Orpheus, 2005) ad eccezione di due brani (Gran Marcia Militare, Gran Sonata), per i quali ci si è basati sul manoscritto autografo.